Almeno tre candidati civici sono già scesi in campo, altri forse si presenteranno per la poltrona di Sindaco di Bologna. Tre personalità, tre storie, tre stili e supporter diversi.
Benissimo, questa è democrazia, la massima espressione di civiltà e libertà: chiunque ha qualche cosa da dire e da proporre ai propri concittadini può farsi avanti.
Mentre i civici si offrono alla lotta mediatica, i partiti, a buona ragione, si stanno tenendo un passo indietro, perfino il Pd si ammanta di fascino civico ed ha messo la sordina, mentre il Pdl è disposto a rinunciare al proprio simbolo. A due mesi e mezzo dal voto solo il civismo è ben visto da tutti.
Eppure non è così semplice e nemmeno sufficiente, non basta essere bravi, onesti, avere buoni programmi e tanti sostenitori: ci sono alcuni aspetti da non trascurare che prevedono una seria e corposa organizzazione dietro ogni candidatura.
L'esperienza delle precedenti tornate elettorali ha dimostrato che non basta convincere gli elettori, ma altrettanto importante è riuscire a controllare la trasparenza e la correttezza dello svolgimento delle operazioni di voto. Il sistema elettorale non è di facile e immediato controllo, se non attraverso una sensibilità e una coscienza civica che ancora non ci sono date: il civismo deve entrare anche nelle urne.
Per questo é indispensabile che i vari candidati sindaci stimolino la società civile a rendersi disponibile e a vigilare lo svolgimento elettorale in ogni seggio. Tale passaggio è fondamentale anche per garantire ai candidati nelle diverse liste la puntuale lettura delle loro preferenze e ai cittadini il rispetto della loro volontà e delle loro scelte.
I rappresentanti di lista sono figure chiave da questo punto di vista, spesso trascurati fino alla fine della campagna elettorale. E' necessario invece che questa volta ci sia una capacità di vigilanza ampia e diffusa, tale da evitare confusioni ed errori.
Il controllo del nostro sistema elettorale presenta ancora una notevole vischiosità e l'accesso ai dati elettorali attraverso la lettura dei documenti di spoglio delle schede è praticamente nullo, perché occorre rivolgersi alla magistratura amministrativa, la quale è poco incline a consentire immediatamente la verifica dell'esattezza dell'attribuzione dei voti e comunque ha tempi non compatibili con la proclamazione degli eletti.
In parole povere, possiamo darci da fare per scegliere un Sindaco e un Consigliere che ci convince, lo possiamo votare, ma non potremo mai sapere se il nostro voto è stato conteggiato correttamente, a meno che i nostri candidati civici non si preoccupino fin da ora di poter controllare la cosa nell'interesse comune e non solo di una parte.