Una città a misura di bambino

La ripresa delle nascite nella nostra città è un dato molto positivo, infatti per anni siamo stati in testa alle città col più basso tasso di natalità di tutta Europa. Ora, grazie soprattutto al contributo dato dalle giovani coppie di stranieri, si è finalmente invertita questa tendenza. Bologna può dunque tornare ad essere una città con un futuro, può migliorare le proprie prospettive di inevitabile invecchiamento della popolazione con nuova linfa vitale.
Non dobbiamo vivere passivamente questa nuova ricchezza, ma esserne protagonisti e gestire il cambiamento. Per cogliere al meglio questa insperata opportunità che ci offre una popolazione di piccoli, ora in età prescolare, dobbiamo essere molto bravi e attenti e investire energie e risorse nei confronti di questi futuri cittadini, perché a loro è affidata la nostra vecchiaia, la nostra pacifica convivenza futura, la salvaguardia dei nostri valori.
Per questo dobbiamo mettere al centro di ogni nostro agire i bambini e diventare la città dei bambini, attraverso la realizzazione di progetti, strutture, iniziative che concorrano a formare e a educare questi piccoli. Non è difficile, con la ricchezza della nostra cultura, con la musica, la scienza, la letteratura e la promozione di occasioni di incontro e di confronto tra le tante diverse caratteristiche dei bimbi che abitano la nostra città.
Le tante risorse di cui Bologna è ricca devono essere sensibilizzate ad operare in questa direzione e con progetti coerenti e complementari tra loro dare vita ad attività permanenti durante tutto l’arco dell’ anno. Tra i nuovi spazi che a breve si dovrebbero rendere disponibili, come Palazzo d’Accursio e diversi altri, si deve trovare un luogo grande e adeguato e destinarlo alla realizzazione di una serie di occasioni per trasmettere ai piccoli quel patrimonio di conoscenze, sensibilità e valori che insieme alla formazione scolastica sono il cibo più necessario alla crescita equilibrata e serena delle menti giovani.
Ogni occasione, come il Natale, la Pasqua e ogni altra ricorrenza non solo religiosa,deve creare opportunità di integrazione e condivisione di principi e valori, quelli che sono a fondamento della nostra società e del nostro vivere civile.
Il Natale 2009 in Piazza può essere il primo passo in questa direzione, infatti è stato pensato e progettato proprio con questo spirito e dedicato a tutti i bambini, di ogni lingua, paese e religione, perché ne conoscano e condividano, attraverso la lettura e l’animazione, i contenuti più veri e profondi.