Aumentare la propensione delle giovani coppie e soprattutto delle donne alla fertilità è non solo possibile, ma necessario. Se prendiamo i problemi che si devono affrontare, almeno i più grossi, uno per uno, vediamo che a Bologna nulla è stato fatto da trenta anni a questa parte.
Invece tanti sono gli strumenti che una amministrazione illuminata può mettere in atto per aiutare le giovani coppie a scegliere di fare famiglia e avere figli, tutti con ricadute positive sull’intera città e importanti per la sua rinascita.
In ordine di priorità è opportuno avviare per prima una politica della casa che davvero sia incisiva e determinante nelle scelte di vita, infatti un’altra piaga che affligge Bologna è la fuga verso i paesi limitrofi, Castenaso, S. Lazzaro, Casalecchio, ecc. da parte delle coppie giovani, semplicemente perché le offerte in quei comuni sono competitive con Bologna, ma al di là della disponibilità e della maggior convenienza delle abitazioni nei comuni vicini, è da sottolineare anche la maggior gradevolezza dei luoghi: dal verde pubblico al minor degrado, alla migliore viabilità e sicurezza.
Una prima azione, oltre alla necessità, già da più parti rilevata, di modificare le graduatorie per l’assegnazione degli alloggi, bisognerebbe prevedere una percentuale di assegnazione privilegiata e riservata ai giovani bolognesi residenti che intendono sposarsi; realizzare incentivi per le nuove costruzioni da destinarsi solo alle giovani coppie con canoni ridotti e ammortamenti a lungo termine; prevedere sgravi fiscali per le tasse di competenza comunale, anche Ici e quant’altro; applicare tariffe agevolate per le utenze, mediante un accordo con Hera e con le altre municipalizzate. Tutto ciò unito alla realizzazione di accordi con i commercianti e gli artigiani del settore arredamento per incentivi fiscali e non, qualora siano fornitori di coppie giovani. Tutte le proposte che vedo proporre sono a favore delle famiglie numerose, il che va benissimo, ma non tengono presente che il punto di partenza è il primo figlio, è lì che bisogna agire e dare un segnale di cambiamento.
Molte altre possono essere le voci di spesa che si possono ridurre attraverso una politica ampia e molto mirata rivolta a chi deve mettere su casa.
E’ evidente che solo dopo aver risolto il problema logistico con le spese di avvio, si possono prendere in considerazione altri elementi di valutazione per decidere della propria vita. Vedremo come potrebbe cambiare l’organizzazione sociale della città per trasformare Bologna in un luogo dove è bello fare figli.