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A Bologna sono tre gli appuntamenti che nell’anno portano i libri alla ribalta: il prossimo è la quarta edizione di ArteLibro, che si inaugura giovedì pomeriggio.
Ideata e nata in città, la prima e unica manifestazione italiana dedicata al libro d’arte apre quest’anno rinnovata e ampliata; l’evento consolida la sua posizione confermando la propria capacità di adeguarsi e di rinnovarsi con un programma a tema, più ricco e che apre nuove prospettive di notevole interesse, venendo così incontro alle esigenze di un pubblico che ha risposto positivamente fin dalla prima edizione.
Non bisogna dimenticare che La Fiera di Bologna ha già al suo attivo da oltre quarant’anni la più importante fiera del libro per ragazzi, Nel primi giorni di aprile gli editori di tutto il mondo si danno appuntamento per confrontarsi, scambiarsi orientamenti e tendenze, accalappiare i titoli più appetibili. Imprescindibile momento di incontro per gli operatori, la fiera è ora aperta anche al pubblico.
Lo stato di salute del settore editoriale in Italia versa da sempre in gravi condizioni, con un peggioramento continuo a partire dagli anni novanta: unica eccezione l’editoria per bambini e ragazzi che, al contrario, è vivace e gode di un relativo benessere. La fiera pertanto acquista una notevole importanza anche da un punto di vista economico per il considerevole volume di affari che mette in moto.
Alla fine di gennaio, inoltre, si tiene a Bologna una piccola ma assai raffinata fiera del libro antico, dove bibliofili e appassionati possono trovare volumi rari e preziosi. Anche questa manifestazione ha un suo pubblico di fedeli frequentatori e avrebbe le carte in regola per acquisire ancora maggiore importanza.
Non dimentichiamo che in città hanno visto la luce anche importanti e prestigiose case editrici che sono nate e cresciute a fianco dell’Università, vera fucina di idee e di autori, oltre che grande pubblico di lettori. Alcune di queste sono ancora attive e vivaci e la loro proposta culturale è originale e valida in diversi settori.
È pur vero che la città dell’editoria è Milano - soprattutto per il numero e le dimensioni dei gruppi editoriali che vi operano – è vero che la Fiera del libro di Torino è un’altra realtà consolidata, ma Bologna è stata capace di ritagliarsi un suo spazio ben preciso e importante e può cominciare ad affermare una propria immagine di città dei libri a pieno titolo.
Sarebbe auspicabile, dunque, che le istituzioni tutte volessero cogliere questa forte valenza culturale e questa opportunità che si offre approfittando di una vocazione spontanea della città che può costituire una bella occasione per ridare lo smalto perduto all’ immagine cittadina e può diventare un moltiplicatore economico da non trascurare.