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Il Centro Nazionale per il libro vede finalmente la luce dopo anni di stallo e il 24 marzo di ogni anno è stata dichiarata Giornata Nazionale di promozione della lettura. Il Governo ha stanziato 2 milioni e 400 mila euro a supporto del Centro che servono a realizzare iniziative su tutto il territorio. Una campagna di comunicazione istituzionale ampia e diffusa sostiene l’obiettivo di ridurre il grande divario esistente nel nostro Paese tra i lettori cosiddetti forti e quelli deboli. Una debolezza cronica e patologica, la nostra, che ci vede fanalino di coda dell’Europa, e non solo, nella fruizione di libri e di conseguenza nell’arricchimento individuale e nella cultura generale.
Una magnifica occasione per Bologna, se la si vorrà cogliere, per avviare un processo di promozione della cultura e dell’integrazione attraverso la lettura. Un’opportunità per valorizzare finalmente le tante risorse intellettuali di cui la città è ricca, a partire dai numerosi e validi autori di narrativa , dall’Università, alle case editrici, piccole, ma dinamiche e vivaci, ad alcune (oramai pochissime) librerie indipendenti specializzate e di qualità, per arrivare all’eccellenza della Fiera del Libro per ragazzi, incontrastata leader mondiale ancora oggi.
E’ da qui che bisogna prendere le mosse per un impegno serio e diffuso di educazione alla lettura in città, infatti l’amore per il libro non nasce e non cresce da sé, ma al contrario va insegnato e coltivato, conferendo una dimensione ludica e di intrattenimento alla lettura, che superi l’immagine scolastica e tediosa e offra uno strumento di formazione della personalità e del pensiero che accompagni il percorso verso l’età adulta.
Siamo convinti che la fortunata coesistenza di due responsabili femminili nell’amministrazione della promozione culturale e della scuola nella nostra città comporterà maggior attenzione e sensibilità ai temi legati alla formazione dei futuri cittadini. L’emergenza educativa tocca anche Bologna con particolare veemenza, è indispensabile dunque saper cogliere e sfruttare questo momento . Bologna ha tutte le carte il regola per proporsi come laboratorio di ideazione e creatività e porsi alla guida di un progetto nazionale dedicato alla lettura, può segnare il passo di un percorso che bisogna intraprendere al più presto e che può cambiare il volto e l’anima della città.